Press Releases - Campionato Italiano 26 - Resoconto e intervista al Campione Marco Aurelio
Campionato Italiano 26 - Resoconto e intervista al Campione Marco Aurelio
Ecco a voi il resoconto del campionato italiano (stagione 26) arricchito dall'intervista al nuovo campione Marco Aurelio.
Il campionato è stato caratterizzato da un ottimo livello tecnico dei piloti con la partecipazione di tutti i migliori per ranking nazionale ad esclusione dei fenomenali Lavabo e Cannas. Il titolo di campione è stato sin da subito conteso da quattro top driver: Marco Aurelio, Carmine Luce, Luca jr Colombo e Piero Taruffi. Le attese erano tutte rivolte alla sfida tra le doti velocistiche di Aurelio e Luce e l'esperienza e le capacità gestionali di Colombo e Taruffi.
Il ritmo delle prime gare è stato dettato da un impressionante Marco Aurelio contro il quale gli ottimi e costanti Colombo e Taruffi hanno potuto solamente limitare i danni. Dalla sesta gara la musica è cambiata: Carmine Luce si è riscattato da un inizio in sordina conquistando con lampi di classe vittorie a ripetizione e tornando in corsa per il successo. La sfida sembrava limitata ai due assi della velocità, ma ecco tornare sotto come un treno merci Luca jr Colombo che con quattro vittorie consecutive e sfruttando qualche passaggio a vuoto dei suoi avversari è riuscito in una rimonta inaspettata arrivando all'ultimo evento di Monza con tutte le carte in regola per vincere. E’ proprio a Monza, però, che Aurelio sigilla la sua vittoria con un leggendario sorpasso all'ultimo giro ai danni dello stesso Colombo. L'ultima gara è una passerella con un Luce che mostra ancora una volta il suo enorme potenziale, restando però troppo lontano dalla vetta della classifica. Aurelio succede quindi meritatamente al campione uscente Taruffi che è stato autore di un ottimo campionato ma non ha avuto occasione di mostrare il quel talento sul bagnato che è risultato decisivo nella scorsa stagione.
Scorrendo la classifica dal quarto al nono posto troviamo cinque piloti in grande ascesa: De Angelis, Mesiti, Leone, Savalla II e DeCesaris, che sono riusciti a posizionarsi costantemente nelle prime dieci posizioni, riuscendo in alcuni casi a conquistare anche podi importanti. E’ De Angelis a primeggiare in questo gruppo avendo la meglio nel finale su un sempre più in crescita Mesiti. C'è da aspettarsi che qualcuno di questi piloti possa tentare di impensierire anche i top driver nelle prossime stagioni.
Nella fascia dei piloti con almeno 5 piazzamenti della top ten troviamo Matto, Corti, Del Ragno, Gargiulo e Bianucci, piloti giovani ma con grandi ambizioni.
I campionati giovanili hanno invece visto la doppia sfida tra gli azzurrini Del Ragno e Balducchi in U21 e Del Ragno e Moretti in U19. Dopo una prova di forza iniziale, Del Ragno ha segnato un numero eccessivo di ritiri consentendo a un sempre più competitivo Balducchi e ad un consistente Moretti di rientrare in corsa per la vittoria. Decisive le gare finali di Monza dove Del Ragno è riuscito a impadronirsi di entrambi i titoli.
Come promesso, riportiamo di seguito l'intervista esclusiva a Marco Aurelio, complimenti a lui, l'Italia per un anno farà parte del suo Impero.
DOMANDA 1: Marco Aurelio, hai conquistato un titolo in modo convincente ottenendo 8 vittorie e battendo piloti di alto livello come Luce, Colombo e il campione uscente Taruffi. Quali dei tuoi avversari ti ha impensierito maggiormente?
AURELIO: “Una vittoria importante che aspettavo da tempo ma che forse è più merito di sventure altrui che di abilità personale. Con l'assenza di Lavabo nel campionato ero convito che il favorito fosse Luce e non mi aspettavo di poter competere.
Infatti poi c'è stato un mio calo e sono tornati a farsi sentire gli avversari. Complimenti a Colombo che ha avuto una grande continuità tenendo aperto il campionato fino all'ultimo.”
DOMANDA 2: Sulla base della tua esperienza in campo internazionale, come consideri il livello dei piloti italiani? Può a tuo avviso il confronto con piloti Top nel campionato italiano essere un elemento importante per la crescita delle nuove leve?
AURELIO: “Nelle ultime stagioni, purtroppo c'è stato un calo di competitività nei nostri piloti top, me compreso, dovuto anche a cambi generazionali e al ritiro di pilastri che hanno fatto la storia. I russi hanno tirato su un ottima federazione che allena giovani piloti consigliandoli al meglio. Credo che a noi italiani manchi quel Novikov che possa passare la sua esperienza da campione del mondo alle giovani leve. Non che da noi non ci sia training, anzi, il supporto della federazione italiana è importante e anche nel mio piccolo ho provato a dare dei consigli. Però, ed è un opinione soggettiva, mi sembra sempre che manchi quel qualcosa per riportarci in vetta. Spero che gli junior e i nostri futuri top driver Luce, Colombo e Taruffi, mi smentiscano al più presto.”
DOMANDA 3: Quali sono i tuoi obiettivi per la prossima stagione? Parteciperai ancora al campionato di Formula 1 e difenderai il titolo nel campionato Italiano?
AURELIO: “I piani per la prossima stagione non sono ancora ben chiariti. Sicuramente non correrò un'altra stagione in F1, con OMR era un accordo di tamponamento mentre sviluppavamo la nuova vettura per la prossima stagione.
Si era aperta una possibilità con Ferrari ma alla fine è sfumata. Probabilmente correrò nella World GT series ma non c'è ancora nulla di certo. La F2 e la FE sono altre possibilità. L'importante è ritrovare competitività dopo una stagione nelle retrovie in F1.
Primo per ritrovare fiducia e secondo per ritrovare sponsor importanti, che in questa stagione ho perso. Se non succede nulla di strano dovrei anche correre nuovamente il campionato italiano per difendere il titolo.”