Comunicati Stampa - F1 - G.P.MALESIA - QUALIFICHE NEL SEGNO DI ACARINI
F1 - G.P.MALESIA - QUALIFICHE NEL SEGNO DI ACARINI
SEPANG (MALESIA) - Sembra diventato un monologo tricolore il campionato mondiale di F1. Dopo l'hattrick in terra australiana, Andre Acarini continua il suo momento d'oro e centra la pole-position anche sul circuito malese di Sepang, sede della seconda prova iridata in programma domani.
Il pilota dell'Odissea Martini Racing ha dominato la sessione di qualifica disputata sotto una leggera pioggia, chiudendo in 1.44.639 e precedendo di oltre mezzo secondo la sorprendente Jordan di Charvec Libor che, dopo le ultime modifiche arrivate nella notte da Praga, sembra l'auto più vicina all'imprendibile missile italiano.
Terzo, ad 1 millesimo dal ceco, si piazza il francese Philippe de Saint-Germain Jr. che ancora una volta riesce a mascherare in parte le attuali difficoltà della Red Bull nel restare al passo con la concorrenza, prova ne sia il deludente 9° tempo del suo compagno di squadra Antoine Poucette staccato di oltre 1 secondo dalla vetta.
A chiudere la seconda fila troviamo cosi l'altra Jordan di Jaroslav Kaderabek mentre Alex Botta si deve accontentare del 5° posto, non riuscendo a sfruttare pienamente le qualità della sua OMR a causa di un paio di errori che lo privano di una prima fila quasi scontata.
Ottimo sesto posto per una vecchia conoscenza del team italiano, Guido Di Rado, che porta la sua W.A.R. a ridosso dei primi precedendo una deludente McLaren che, dopo le brillanti prestazioni in Australia, qui si deve accontentare del 7° e 11° tempo dei suoi due piloti.
A chiudere le prime cinque file dello schieramente troviamo il secondo pilota della Scuderia Ferrari, il 25enne Vifgas Macanga, che conferma la buona prestazione di Melbourne (quarto sfruttando una strategia azzeccata), chiudendo davanti al più rinnomato compagno di squadra Dominik Dan.
Il resto dello schieramento conferma bene o male i valori visti in pista nella prima gara di stagione, con la sorpresa in negativo dell'ultimo posto sullo schieramento del numero uno del ranking Paolo Grandi, con una Mercedes che sembra in piena crisi tecnica superata nell'occasione anche dalle Trabant di Adler e Merkel.