Comunicati Stampa - F1 MRC - STAGIONE 9 - GARA 1 ALBERT PARK
F1 MRC - STAGIONE 9 - GARA 1 ALBERT PARK
MELBOURNE (AUSTRALIA)
dal nostro inviato Paolo1970
E' di Andre Acarini il primo acuto della stagione di Formula 1. Il pilota italiano del Odissea Racing Team si aggiudica il G.P.Australia disputato oggi sul circuito di Melbourne; un dominio pressochè assoluto del 25enne driver azzurro che , dopo aver centrato ieri la pole position, si conferma pressochè imbattibile al momento con una gara sempre in testa e firmata in calce con il giro più veloce in gara.
La superiorità delle auto italiane è stata parzialmente intaccata da un'imprevista Safety Car che, entrata al giro 35 dopo l'incidente occorso al pilota ungherese della W.A.R., Odon Ifj Tok, scompiglia le carte in tavola e azzera completamente il vantaggio di oltre 30 secondi che il duo azzurro aveva accumulato, giro dopo giro, fin dalla partenza su tutto il resto della truppa.
Costretti a una scelta obbligata, dal muretto richiamano ai box Acarini, al momento in testa, mentre il suo compagno di squadra Alex Botta, che lo seguiva distaccato di 7 secondi, è costretto a ritardare l'ingresso al pit-stop vista la necessita di montare le gomme soft quando ancora mancavano 23 giri alla conclusione.
Il cambio avviene cosi soltanto dopo altri 10 giri quando però il ricompattamento del gruppo ricaccia il pilota italiano in ottava posizione, compromettendone il risultato finale, che lo vede risalire fino al sesto posto con un pò di amarezza per il podio ormai sicuro sfumato.
A parziale consolazione del "mago delle Nascar" il fatto che, chi ha azzardato il cambio durante la sosta improvvisa, come lo slovacco della Scuderia Ferrari, Dominik Dan , dopo essersi trovato addirittura in quarta posizione sfruttando le soste posticipate dei suoi avversari, ha visto le sue gomme distruggersi a 2 giri dalla fine, costringendolo cosi ad un ulteriore pit-stop che lo riportato addirittura al 23° posto finale.
Chi ha tratto giovamento dall'ingresso della Safety Car è stato indubbiamente chi ha pensato ad una strategia conservativa, con 1 solo pit stop e un degrado limitato dei pneumatici oppure l'utilizzo delle gomme morbide nella prime fasi della gara, che se fino a quel momento poteva sembrare un piano abbastanza anonimo e senza risultati rilevanti, si è poi improvvisamente tramutato nel colpo vincente.
Parliamo ovviamente di Charvec Libor (passato dal 7° al 2° posto finale con la sua Jordan), di Paolo Grandi (alfiere della Mercedes risalito dall'8° al terzo gradino del podio), del secondo pilota Ferrari, Vifgas Macanga (dal 12° al 4° posto) e di Guido Di Rado, ottimo quinto all'arrivo risalendo dal 13° posto in cui si trovava al momento dello schianto del suo compagno di squadra.
Oltre a Botta, a pagare caramente l'imprevista SC sono stati senza dubbio i due piloti francesi della Red Bull che, avviati ad un buon piazzamento tra il 4° e il 6° posto, si sono ritrovati anche loro a sgomitare in mezzo al gruppone, chiudendo con il deludente 7° posto per Philippe de Saint-Germain Jr. e addirittura il 13° posto del compagno Antoine Poucette.
Non è andata meglio nemmeno al Team McLaren che, sia pur dimostrandosi addirittura più performante dell'auto transalpina e pregustando il primo podio stagionale con l'ungherese Szabo che teneva testa agli attacchi di PSG, ha visto svanire ogni velleità ritrovandosi alla fine con in mano un 9° e 10° posto che non premia certamente il reale spessore della vettura anglo-giamaicana.
Gli imprevisti però fanno parte del gioco e quindi nulla inficia i risultati ottenuti da chi ha saputo approfittare della rocambolesca situazione, mentre ai delusi non resta altro che far tesoro dell'esperienza e prepararsi a ritornare in pista più agguerriti di prima.
L'occasione non manca da subito, con il G.P.Malesia in programma domenica a Sepang, con l'Odissea Racing Team e Andre Acarini senza dubbio i favoriti d'obbligo con tutto il gruppo agguerrito a cercare di ribaltare i pronostici.